Paolo Mazzarello rivela il mistero di “Quattro ore nelle tenebre”

Paolo Mazzarello rivela il mistero di “Quattro ore nelle tenebre”

Nel libro racconta come don Luigi salvò la vita a Lisa Vita Finzi ed Enrico Levi, zio del famoso scrittore Primo, nel 1943

Paolo Mazzarello, storico della medicina, museologo e scrittore, nell’aula magna dell’Istituto Duchessa di Galliera di Genova ha presentato questa mattina “Quattro ore nelle tenebre”, un libro pubblicato nel 2016.
Mazzarello ha condotto gli studenti attraverso l’intricata trama, ha presentato i personaggi chiave e ha condiviso la storia vera da cui il libro trae ispirazione. Una storia di coraggio che si mescola alle vicende terribili che portarono a una delle peggiori stragi nazifasciste del nostro Paese, che costò la vita a 147 partigiani: l’eccidio della Benedicta.

Il romanzo è ambientato nel 1943 e racconta la vicenda di don Luigi Mazzarello – che non ha legami di parentela con l’autore -, e diversi episodi accaduti ad una famiglia di ebrei, costretti ad abbandonare la loro casa nel Monferrato per trovare rifugio nel santuario della Rocchetta, vicino a Lerma, dove don Luigi, il prete locale, si offre di proteggerli.

E a proposito dei personaggi – tra cui Lisa Vita Finzi ed Enrico Levi, zio del famoso scrittore Primo -, Mazzarello dice che li ha “sviluppati partendo dai dati di fatto come l’elemento oggettivo, il documento, ma anche la testimonianza orale che sono il punto fondamentale di una ricostruzione storica. Naturalmente, oltre a questi elementi che fanno da impalcatura, c’è anche la narrazione, c’è il racconto, per rendere leggibile il testo anche a persone completamente esterne alla vicenda”.

In tanti potremmo chiederci però “cosa c’entra il titolo?”. L’autore ci spiega che ha questo nome perchè “gli ebrei che si nascondevano nella cripta della chiesa con l’aiuto del prete, restavano celati all’interno della tomba per circa 4 ore”.

Insomma, questo è un libro che promette di trasportare i lettori in un viaggio di suspense, scoperte e riflessioni intime sulla condizione umana e il passato. 

Articolo: Maya Bonaduce
Riprese video e foto: Emma Fazzi
IVC

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