Italia in prima linea: tre bambine palestinesi ferite trovano rifugio all’ospedale Gaslini

Italia in prima linea: tre bambine palestinesi ferite trovano rifugio all’ospedale Gaslini

Dopo l’arrivo all’aeroporto di Ciampino sono state accompagnate a Genova e ricoverate nei reparti di Neurochirurgia e Ortopedia

Nel conflitto che si sta svolgendo in Striscia di Gaza, l’Italia avvia un’importante iniziativa umanitaria a favore della popolazione palestinese.

L’impegno italiano si manifesta sin dai primi giorni del conflitto, quando la nave Vulcano, dotata di avanzate attrezzature mediche, parte verso Gaza. L’Aeronautica Militare, con un C130 partito dall’Egitto, riporta in Italia 11 bambini palestinesi feriti, destinati alle cure in diverse città, tra cui Firenze, Bologna, Genova e Roma.

Il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, dichiara che l’iniziativa ha come obiettivo quello di curare 100 bambini palestinesi, simbolo di speranza in mezzo alle difficoltà. Sottolinea quindi che la volontà dell’Italia è quella di essere parte attiva in una situazione drammatica, cominciata con le azioni di Hamas il 7 ottobre. L’annuncio è avvenuto durante un intervento a Tgcom24, in cui è stata evidenziata l’importanza di questa missione umanitaria.

A Genova, ad esempio, tre bambine di 5, 7 e 8 anni, provenienti da Gaza e ferite gravemente, sono state accolte all’ospedale Gaslini. Erano arrivate in Egitto quattro giorni prima attraverso il valico di Rafah e dopo essere state curate e stabilizzate dai sanitari egiziani, sono state trasportate in Italia.
La Croce Rossa spezzina, di Follo e di Genova ha svolto un ruolo cruciale, prendendosi cura delle bambine durante il viaggio notturno e garantendo il loro arrivo all’ospedale Gaslini, situato nel capoluogo ligure, dove sono state ricoverate nei reparti di Neurochirurgia e Ortopedia.
Le condizioni delle bambine attualmente sono stabili. L’ospedale genovese sta quindi coordinando l’iniziativa umanitaria volta a fornire assistenza a oltre cento minori che arriveranno in Italia nei prossimi giorni. Mentre un secondo gruppo di chirurghi provenienti dallo stesso ospedale si trasferirà sulla Nave Vulcano della Marina Militare, impegnata nel soccorrere i feriti palestinesi. Su questa nave, vengono curati i pazienti in condizioni più gravi, i quali rischierebbero un ulteriore peggioramento se fossero trasferiti altrove.

Il presidente della CRI della Spezia, Luigi De Angelis, ringrazia i volontari per la loro prontezza nell’affrontare una missione impegnativa, sottolineando la delicatezza dell’intervento che coinvolge tre bambine traumatizzate dalla fuga dalla guerra. L’ambulanza della Croce Rossa torna alla Spezia dopo 341 km di viaggio, rappresentando un piccolo passo nella missione in corso.

Silvia Prevelloni
IVC

Collaboratore

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