Sew Torn: quando un bottone può cambiare il destino

Barbara Duggen, “La sarta itinerante”, lotta per mantenere in vita il suo negozio di tessuti. Ma nella tranquillità delle Alpi svizzere succedono molte cose
Apre la nona edizione del Riviera Film Festival Sew Torn, un sorprendente Freddy Macdonald, che firma anche sceneggiatura e montaggio. La pellicola, a metà tra thriller e commedia nera, sottolinea la capacità di un giovane talento capace di fondere tensione e ironia in una narrazione originale e visivamente affascinante.
La protagonista, Barbara Duggen – interpretata con sottile intensità da Eve Connolly, presente alla prima del RIFF, – è una sarta apparentemente ordinaria, determinata a tenere in vita il suo negozio di tessuti in un paesino incastonato tra le montagne alpine svizzere. Ma un innocente tentativo di rimpiazzare un bottone la trascina in un incubo: una valigetta, un affare di droga andato male, e una serie di scelte sempre più disperate.
Sew Torn gioca in modo intelligente con la struttura narrativa: ispirandosi al concetto di Sliding Doors, esplora come le decisioni della protagonista aprano a realtà parallele e conseguenze imprevedibili. In questo senso, il film non si limita a raccontare una vicenda ad alta tensione, ma riflette su temi universali come la responsabilità, la casualità e la resilienza.
Il sottile umorismo – mai invasivo, spesso sussurrato– bilancia l’ansia crescente della trama, contribuendo a rendere il film un ibrido godibile e imprevedibile. Le Alpi svizzere non sono solo sfondo ma personaggio silenzioso: fredde, maestose, isolanti, amplificano il senso di solitudine e pericolo che accompagna Barbara nel suo percorso.
Il montaggio, curato dallo stesso regista, è agile e incalzante, a tratti quasi frenetico, e accompagna le svolte della storia con un ritmo che tiene lo spettatore incollato. La regia, sorprendentemente matura per l’età di Macdonald, dimostra una padronanza notevole del tono e della tensione.
Sew Torn è un film che sorprende, diverte, inquieta. È una riflessione camuffata da thriller, una commedia travestita da tragedia. Ed è, soprattutto, una promettente dichiarazione d’intenti da parte di un giovane cineasta dal quale ne vedremo delle belle.
In copertina:
Eve Connolly