“Mi fa un Baffo il Gatto Nero”. Un festival contro i luoghi comuni

“Mi fa un Baffo il Gatto Nero”. Un festival contro i luoghi comuni

Ormai dovrebbero averlo capito tutti che il gatto nero non porta sfortuna, eppure ancora oggi questa antica superstizione, risalente al Medioevo, riesce a creare pregiudizi nei confronti del bellissimo felino dal passo elegante e fiero come una pantera

Nessun cataclisma è pronto a scatenarsi se un micio nero attraversa la strada, ma per chiarirlo meglio in molti paesi del mondo si festeggia la Giornata Internazionale del Gatto Nero con iniziative promosse da diverse realtà solidali, tra le quali l’associazione “Pet Carpet – ente culturale e educativo per la salvaguardia degli animali e dell’ambiente”, presieduta da Federica Rinaudo, che ha deciso di dare vita ad un progetto di sensibilizzazione più ampio in grado di ricordare all’opinione pubblica i veri pericoli della strada, in collaborazione con la Polizia di Stato e con il patrocinio di Fnovi, Federazione Nazionale Ordini veterinari Italiani, e Anmvi, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani.

Una campagna educativa, contro i luoghi comuni per la difesa degli animali e in favore della sicurezza stradale, collegata ad un festival: “Mi fa un baffo il gatto nero”, per la regia dell’attore Pietro Romano. La conduzione del festival è stata affidata a Marco Marzocca, grande amante dei pet. Ospiti speciali gli artisti Donatella Pandimiglio ed Emanuele Vezzoli. Tutti insieme per far valere il messaggio “La mia vera sfortuna è la tua distrazione alla guida”, accompagnato da un vademecum stilato dalla Polizia di Stato con alcune regole importanti da osservare sulla strada: fare molta attenzione, un animale potrebbe comparire all’improvviso tagliandoti la strada; se vedi un animale sul ciglio di una strada, rallenta e non accecarlo con gli abbaglianti; se l’animale è in mezzo alla strada, rallenta e, se occorre, fermati; ma non dimenticare le quattro frecce.

I conducenti dei veicoli che sopraggiungono capiranno che c’e’ un ostacolo. Usa il clacson e i fari anabbaglianti, vedrai che l’animale si allontanerà e tu potrai riprendere il viaggio; non sterzare improvvisamente e non invadere le altre corsie per schivare un animale. Mantieni sempre una velocità adeguata così avrai il tempo di frenare; se investi un animale vagante, mantieni la calma, ferma il veicolo, aziona le quattro frecce, indossa il giubbotto catarifrangente e posiziona il triangolo di emergenza: collocalo però ad almeno 50 metri alle spalle del veicolo (100 mt. in autostrada).

Chiama subito il 112 se investi un animale e ricordati di comunicare dove ti trovi e la posizione dell’animale. I soccorsi non tarderanno ad arrivare. Bisogna ricordare che l’investimento di un animale dev’essere denunciato altrimenti si incorre nella violazione del Codice della Strada che prevede sanzioni fino a 1691 euro. Appropriarsi o portar via l’animale selvatico morto costituisce reato perseguito penalmente.

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