Il Futuro è una sceneggiatura da scrivere

Ma perchè ci piace fare quello che facciamo?
C’è un’idea potente, semplice quanto rivoluzionaria, che ci piace coltivare: credere che il futuro non sia qualcosa di già scritto, ma una sceneggiatura ancora tutta da immaginare. E che ogni ragazza o ragazzo, con una penna – o una telecamera – in mano, abbia il diritto di provarci davvero.
Viviamo in un tempo in cui raccontare è un atto di libertà. In cui scrivere, girare, documentare, immaginare storie è molto più di un esercizio scolastico: è un modo per prendere posizione, per dare forma ai pensieri, per cambiare lo sguardo degli altri – e forse anche il proprio. È un diritto, certo. Ma è anche una responsabilità.
Perché ogni parola scelta, ogni immagine montata, ogni silenzio lasciato parlare, può accendere riflessioni, smuovere coscienze, rompere silenzi. E chi racconta – con passione, con onestà, con coraggio – costruisce ponti tra le persone, aiuta a vedere oltre i confini, disegna strade nuove.
Far stare bene le persone, farle riflettere, aprire mondi e confronti attraverso la musica, il giornalismo, la radio, i podcast, il cinema, è forse una delle forme più belle di utilità. È un modo concreto per dare il proprio contributo alla comunità, per sentirsi parte attiva di un cambiamento. Spesso è anche un modo per aiutare se stessi, per comprendersi meglio, per trovare il proprio posto nel mondo.
A scuola, in laboratorio, in redazione o nei podcast improvvisati in aula, tutto questo succede ogni giorno. Ragazze e ragazzi che provano a raccontare il presente, a esplorare il passato, a immaginare il domani. E nel farlo scoprono un potere che spesso nessuno aveva detto loro di avere: il potere di incidere sulla realtà. Di cambiarla, a piccoli passi.
Non servono effetti speciali o budget da film. Serve uno sguardo curioso, una voce autentica, la voglia di mettersi in gioco. Serve credere che ogni storia meriti di essere raccontata, e che ogni narratore in erba abbia il diritto di essere ascoltato.
Il futuro, allora, non è un destino da subire. È una sceneggiatura da scrivere insieme. E ogni parola, ogni inquadratura, ogni scelta, può fare la differenza.
La Redazione