“MOON” TRIONFA AL RIVIERA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

“MOON” TRIONFA AL RIVIERA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Successo per “Yintah” tra i documentari, “Marion’s Lilies” miglior corto. Premiati anche Emma Drogunova, Carlo Krammling e il thriller “In the name of blood”

SESTRI LEVANTE (GE), 11 maggio 2025 – È Moon, intenso dramma austriaco firmato da Kurdwin Ayub, a conquistare il premio come miglior film alla nona edizione del Riviera International Film Festival. La pellicola, che esplora con sguardo originale il tema del controllo e dell’emancipazione femminile, ha incantato la giuria presieduta da Rufus Sewell con la storia di tre sorelle giordane sorvegliate e recluse, e dell’enigmatica Sarah, combattente di arti marziali chiamata ad allenarle.

Il riconoscimento per la miglior regia è andato ad Akaki Popkhadze per In the name of blood, un thriller teso e raffinato frutto di una coproduzione tra Belgio, Francia e Austria. A brillare sul versante attoriale sono invece due interpreti tedeschi: Emma Drogunova, protagonista del dramma Vena, e Carlo Krammling, premiato per la sua performance in No dogs allowed, film che ha conquistato anche il cuore del pubblico con il Audience Award.

Il premio per la miglior sceneggiatura è stato assegnato al toccante My eternal summer, scritto da Mads Lind Knudsen e dalla regista Sylvia Le Fanu: una pellicola danese che ha saputo emozionare anche la giuria degli studenti di Accademia 09, aggiudicandosi lo Students Award.

Tra i documentari, a imporsi è stato il canadese Yintah, potente ritratto della lotta del popolo indigeno Wet’suwet’en per la propria terra, diretto da Brenda Michell, Michael Toledano e Jennifer Wickham. Lo Sky Documentaries Award è andato allo svizzero Home is the ocean di Livia Vonaesch, mentre la menzione speciale è stata attribuita all’australiano The road to Patagonia di Matty Hannon. Entrambi sono stati valutati dalla giuria capitanata dallo scrittore e regista Donato Carrisi, insignito a sua volta del prestigioso Vision Award insieme all’attrice Matilda Lutz.

Per la sezione cortometraggi, il riconoscimento della rassegna Riff Shorts è andato a Marion’s lilies, raffinata produzione britannica diretta dall’italo-tedesco Marcello Mantero. Il Baia del Silenzio Redelfi Award è stato invece assegnato a Sew Torn, brillante commedia-thriller che ha aperto il festival, diretta dal giovane talento Freddy Macdonald, regista svizzero-statunitense al suo debutto.

A completare il palmarès, una serie di premi speciali: i quattro Icon Award consegnati a Matt Dillon, Rufus Sewell, Valeria Golino e Matteo Garrone; il Career Award al compositore Lele Marchitelli; e il Planet Star Award al produttore Wolfgang Knoepfler.

Il festival ha registrato numeri record: oltre 10.000 presenze tra proiezioni, masterclass e incontri, con molte sale sold-out e proiezioni replicate per far fronte alla grande richiesta. Il successo dell’evento è stato sottolineato con orgoglio dal presidente Stefano Gallini Durante:
«Il cinema indipendente è più vivo che mai. Ogni anno il Riff cresce e coinvolge sempre più persone: Sestri Levante è la nostra casa e vogliamo restare qui».

Sulla stessa linea il direttore esecutivo Vito D’Onghia, che ha ricordato il lungo lavoro dietro le quinte iniziato quasi dieci anni fa, lodando il crescente riconoscimento del festival a livello nazionale e internazionale.
«Oggi siamo un punto di riferimento per l’audiovisivo italiano e il sostegno della Commissione europea al nostro Pitch Lab lo dimostra chiaramente».

Fabio Palli

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